La creazione di un Registro o Albo degli artisti, professionisti e non, a cui l’iscrizione comporta il rilascio di un tesserino, che permette all’artista di esibirsi su un palco. I dati dell’iscritto vengono trasmessi in automatico anche all’INPS, che rilascerà il PIN all’iscritto, per essere usato ogni volta che si esibisce per ottemperare ai doveri riguardo all’agibilità INPS ex ENPALS per potersi esibire.
Ovviamente dall’altra parte i locali, i teatri come anche i circhi (9° punto della petizione) hanno
l’obbligo, previo controlli, di far esibire solo artisti muniti di tale tesserino. Questo vuol dire che le paghe saranno quelle che il modulo, che il gestore del locale dovrà compilare per via telematica, prevede come soglia minima.
In questo modo si avrebbe una importante riemersione dal nero, ed inoltre, in quanto questo punto rientra nel circolo virtuoso che si va a creare insieme ai punti a seguire della petizione, si crea così la possibilità che lo Stato, viste le entrate da questi nuovi contribuenti, possa riconoscere da subito un sussidio mensile in aiuto agli artisti.
Come avviene in altri paesi, anche più piccoli quindi con minori entrate, dell’Unione Europea.
Non più paghe da 40€ e pure in nero. Non più la scelta in base al cachet dell’artista, ma se la soglia minima è di 100€ per componente della band, il gestore del locale farà suonare chi risulta essere più bravo. Avremo un innalzamento qualitativo della proposta artistica. Avremo gli avventori che si abitueranno ad ascoltare invece che parlare durante lo spettacolo.
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