PETIZIONE  

 PETIZIONE 

facciamo il futuro

 più lavoro 

 regolare 

 e meglio 

 pagato 

facciamo
il futuro

 più lavoro 

 regolare 

 e meglio 

 pagato 

Ciao collega, 

Insieme possiamo cambiare,
l’unione fa la forza!

serve la tua FIRMA!

Noi di Pro-creativi, dopo aver analizzato le condizioni a cui gli artisti italiani sono soggetti, confrontandole con quelle di altri Paesi europei, ci siamo convinti che le cose possono cambiare! Non ci arrendiamo davanti al “è sempre stato così”! Ciò che passa per normale non è detto che sia giusto. 

Quindi abbiamo studiato interventi importanti per cambiare radicalmente le cose e in maniera strutturale. Indipendentemente dai governi che cambiano. Servono nuove regole per rivoluzionare un sistema ormai vecchio e fallimentare, causa di grossi problemi, con ricadute estremamente negative sugli artisti, costretti a vivere in un acquario dove squali senza scrupoli li usano come saponette da supermercato.

Gli artisti nascono per vocazione artistica, non per diventare saponette da veloce usa e getta.

Se insieme crediamo
Dobbiamo prendere coscienza di noi stessi: siamo più di 3 milioni in Italia  – dati reali, frutto di importanti indagini di mercato.

Insieme Possiamo
Se saremo tanti potremo obbligare la politica ad ascoltarci, è anche nel loro interesse! Nuove regole e sciogliere un po’ di legacci che tarpano le nostre ali, che bloccano la nostra crescita artistica e professionale, che ci rendono schiavi di logiche di un mercato che stanno distruggendo lo stesso concetto di arte.

La politica ha dimostrato di non avere né sensibilità né la competenza per intervenire in modo concreto, salvaguardando gli artisti, invece che gli interessi di vecchi carrozzoni, spetta a noi dare indicazioni precise su dove e come agire.
Insieme Possiamo Cambiare!

Siamo in un sistema che ci costringe a vivere nelle stalle sognando le stelle, il ricatto –  a guadagno dell’industria discografica, è
o diventi una star o fai la fame” .

La politica non ha competenze, quando non è addirittura complice di questo sistema, che ci costringe a realizzare prodotti sempre più commerciali, come, fra l’altro, ci è stato detto chiaramente da una delle più imprtanti associazioni di categoria, chi dovrebbe tutelare gli interessi degli artisti, quelli di chi mangia sugli artisti.

E l’Arte? In questo modo non ci è permesso di studiare, di fare ricerca, di esplorare orizzonti e linguaggi sempre nuovi, cose per cui è necessario impegno e sacrificio che richiedono disponibilità di ore al giorno, ma contrariamente a quanto scritto nella Costituzione, solo chi nasce in condizioni economiche favorevoli può permettersi ciò che ad altri invece viene negato. Se devi lavorare 8 ore al giorno, spesso anche sottopagati, come può un/a Artista dedicarsi peraltre 8 ore alla propria Arte?

Il talento è una pianta che va innaffiata tutti i giorni!!! Non lo sanno questo i politici?
Un/a artista nasce per fare arte, non canzonette da cantar sotto la doccia!

Pertanto noi di Pro-creativi abbiamo studiato 13 punti, che intendiamo, grazie al tuo aiuto e di tutte le persone che riuscirai a coinvolgere, mettere alla ferma attenzione della politica.
PERCHÉ CAMBIARE è importante e solo noi possiamo farlo!

Ciao collega, 

Insieme possiamo cambiare,
l’unione fa la forza!

serve la tua FIRMA!

Noi di Pro-creativi, dopo aver analizzato le condizioni a cui gli artisti italiani sono soggetti, confrontandole con quelle di altri Paesi europei, ci siamo convinti che le cose possono cambiare! Non ci arrendiamo davanti al “è sempre stato così”! Ciò che passa per normale non è detto che sia giusto. 

Quindi abbiamo studiato interventi importanti per cambiare radicalmente le cose e in maniera strutturale. Indipendentemente dai governi che cambiano. Servono nuove regole per rivoluzionare un sistema ormai vecchio e fallimentare, causa di grossi problemi, con ricadute estremamente negative sugli artisti, costretti a vivere in un acquario dove squali senza scrupoli li usano come saponette da supermercato.

Gli artisti nascono per vocazione artistica, non per diventare saponette da veloce usa e getta.

Se insieme crediamo
Dobbiamo prendere coscienza di noi stessi: siamo più di 3 milioni in Italia  – dati reali, frutto di importanti indagini di mercato.

Insieme Possiamo
Se saremo tanti potremo obbligare la politica ad ascoltarci, è anche nel loro interesse! Nuove regole e sciogliere un po’ di legacci che tarpano le nostre ali, che bloccano la nostra crescita artistica e professionale, che ci rendono schiavi di logiche di un mercato che stanno distruggendo lo stesso concetto di arte.

La politica ha dimostrato di non avere né sensibilità né la competenza per intervenire in modo concreto, salvaguardando gli artisti, invece che gli interessi di vecchi carrozzoni, spetta a noi dare indicazioni precise su dove e come agire.
Insieme Possiamo Cambiare!

Siamo in un sistema che ci costringe a vivere nelle stalle sognando le stelle, il ricatto –  a guadagno dell’industria discografica, è
o diventi una star o fai la fame”

La politica non ha competenze, quando non è addirittura complice di questo sistema, che ci costringe a realizzare prodotti sempre più commerciali, come, fra l’altro, ci è stato detto chiaramente da una delle più imprtanti associazioni di categoria, chi dovrebbe tutelare gli interessi degli artisti, quelli di chi mangia sugli artisti.

E l’Arte? In questo modo non ci è permesso di studiare, di fare ricerca, di esplorare orizzonti e linguaggi sempre nuovi, cose per cui è necessario impegno e sacrificio che richiedono disponibilità di ore al giorno, ma contrariamente a quanto scritto nella Costituzione, solo chi nasce in condizioni economiche favorevoli può permettersi ciò che ad altri invece viene negato. Se devi lavorare 8 ore al giorno, spesso anche sottopagati, come può un/a Artista dedicarsi peraltre 8 ore alla propria Arte?

Il talento è una pianta che va innaffiata tutti i giorni!!! Non lo sanno questo i politici?
Un/a artista nasce per fare arte, non canzonette da cantar sotto la doccia!

Pertanto noi di Pro-creativi abbiamo studiato 13 punti, che intendiamo, grazie al tuo aiuto e di tutte le persone che riuscirai a coinvolgere, mettere alla ferma attenzione della politica.

CAMBIARE
è importante e solo
noi possiamo farlo!

più lavoro, regolare e meglio pagato

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LA PETIZIONE

LA PETIZIONE

  … a prescindere  

chiediamo il dipartimento per gli Artisti

Un tavolo di discussione permanente che studi piani di sviluppo con interventi strutturali, composto da artisti e non da star dello spettacolo, perché si cambino veramente le cose secondo le problematiche della base.


Una premessa importante:

Con i primi 4 punti della Petizione si vuole creare le condizioni perché i gestori dei locali pubblici siano incentivati ad organizzare eventi culturali e spettacoli dal vivo, andando così in favore degli artisti. .

1. Creazione del Registro degli Artisti

Comporta l’iscrizione all’INPS, un codice QR  permetterà di esibirsi su un palco. Non comporterà necessariamente il passaggio al professionismo, ma si potrà regolarizzare il settore, stabilendo una soglia minima di compenso. Scoraggiando quindi una concorrenza basata sul costo invece che sulla qualità. In questo modo i fruitori dello spettacolo godranno di artisti e spettacoli di qualità, che non verranno scelti in base al basso costo. Per l’artista sono previsti vantaggi, come si vedrà in alcuni punti a seguire.

2. Codifica di Status di locali per spettacoli e attività culturali

Il passaggio da esercizi commerciali a enti culturali, un locale che fa cultura non può essere equiparato a sale giochi e strip club. Questo comporterà vantaggi ed agevolazioni fiscali in senso progressivo, più saranno le serate dedicate agli eventi culturali – dimostrabili attraverso le fatture rilasciate dagli artisti, in quanto iscritti al Registro – tanto più basse saranno le tasse che il locale dovrà pagare per quelle serate.

3. Sgravio fiscale per le discoteche in virtù di un loro totale rinnovamento.

Le discoteche ormai non sono più luoghi di socializzazione.
Comunicazione ridotta al minimo, da bocca ad orecchio. Abuso di alcol e droghe, bullismo, risse, violenze e stupri. Senza dimenticare quindi poi le cosiddette “stragi del sabato sera”. Inutile nasconderselo, sono le cause della crisi in cui versa il settore. Oltre che luoghi in cui l’assenza di cultura spinge i giovani a cercare altri riferimenti, con conseguenze che diventano argomento di cronaca.

Proponiamo che le discoteche trovino modo di reinventarsi, trasformandosi in luoghi di vera aggregazione e socializzazione, con spettacolo continuo, diversificando la proposta secondo le capacità della direzione artistica. Anchein questo modo si creano occasioni di lavoro per musicisti, dj, ballerini e performer vari. Cambiamento incentivato da sgravi fiscali.

4. Riduzione della SIAE fino al 75% per gli spettacoli con meno di 300 presenze.

Con una tassa più bassa, i gestori dei locali saranno incentivati ad organizzare più serate di spettacolo.
Questo punto insieme ai tre precedenti genera effetti molto positivi:

1) Aumento del numero degli spettacoli;
2) aumento di lavoro per gli artisti;
3) emersione dal nero;
4) più avventori nei locali;
5) aumento dei consumi;
6) più lavoro per il personale;
7) più locali potranno aprirsi a serate di spettacolo;

5. FACCIAMO LAVORARE GLI ARTISTI NON GLI ANIMALI.

Vietare l’utilizzo degli animali negli spettacoli dove il divertimento del pubblico sta nel vedere l’animale come non è in natura, fare il pagliaccio, privato della sua dignità, nell’unico momento in cui esce da quella gabbia in cui passa tutta la propria vita. È un profondo cambiamento culturale, per vivere in armonia con tutto ciò che è a noi circostante, la civiltà si realizza nel momento in cui l’umanità ha profondo rispetto per i propri simili, il mondo animale il mondo vegetale. Il pianeta su cui viviamo, per intelligente nostro interesse.

L’uso degli animali nei circhi è una formula ormai anacronistica e fortemente osteggiata: da un’indagine di EURISPES Il 71,4% degli Italiani è contro l’uso degli animali nei circhi.
È ora di cambiare! Seguendo modelli virtuosi come il Cirque du Soleil, in cui solo gli artisti si esibiscono, si darà spazio a molti talenti creando nuove occasioni di lavoro, per artisti circensi, musicisti, e tutte le professionalità che ruotano attorno a questo tipo di spettacolo, riportando così al circo quella fetta di pubblico, ormai in maggioranza, che non vuol vedere orsi, giraffe, cagnolini, elefanti e tigri fare ciò che non è nella loro natura. Già altri paesi europei hanno optato per questo cambiamento.

6. Applicazione di una ripartizione reale.

Circa il 60% degli iscritti alla SIAE non trae alcun beneficio, non arrivando a recuperare nemmeno il corrispettivo della quota di iscrizione.
Dei sostanziosi ricavi grazie a questi autori “sotto soglia”, c’è poi una iniqua distribuzione, in quanto i passaggi nei media e le esecuzioni live non avvengono nei circuiti principali (gli unici considerati dalla SIAE per la ripartizione finale), così una parte importante di questi ricavi resta a disposizione della SIAE per essere ripartita tra i grossi autori dei circuiti principali. Invece di aiutare chi ne ha bisogno si arricchisce chi è già  ricco.

7. Riduzione dell’IVA sugli strumenti musicali 

Lo strumento musicale è fondamentale per un musicista: questo, soprattutto per avviare la propria attività, deve avere la possibilità di scegliere lo strumento che preferisce. Mantenere l’IVA al 22% sugli strumenti musicali vuol dire negare a molti artisti la possibilità di suonare e studiare su strumenti di alta qualità. Il provvedimento inoltre, potrebbe dare nuova linfa vitale ad un settore già in forte crisi che nel nostro paese fattura solo 350 milioni di euro l’anno, contro i 530 dell’Inghilterra, i 680 della Francia e il miliardo della Germania.

8. Riordino delle norme mutualistiche e pensionistiche

Mutua e pensione con il Registro degli Artisti. Le attuali normative non prevedono tutele e iscrizioni INPS specifiche per la categoria, che necessita di un riconoscimento che ne salvaguardi la dignità tenendo sempre presente le speciali condizioni di esercizio professionale. Indennità di malattia sin dal primo giorno e con requisiti ridotti. Riduzione delle giornate lavorative ai fini previdenziali da 120 a 60. Ricongiunzione tra i contributi previdenziali Inps ex Enpals. Con l’istituzione del Registro degli Artisti, si potrà attivare un meccanismo di riconoscimento e quindi di iscrizione pensionistica e accantonamento. Anche questo contribuirà ad una significativa emersione dal nero.

9. Contratto collettivo unico nazionale

Il C.C.N.L. degli artisti dovrà prevedere una serie di modelli e casi differenziati per le varie categorie comprese nel settore.
Già nel 2007, l’Unione Europea ha approvato una Risoluzione volta a fondare uno statuto sociale degli artisti da accogliere da parte degli stati membri con un piano giuridico che contempli situazione sociale, assicurazione malattia, definizione di contratti di formazione e qualificazione delle professioni artistiche e riconoscimento dell’esperienza professionale degli artisti.

10. Contributo continuo compensativo.

Parliamo di un reddito compensativo per gli artisti iscritti al Registro, nel momento in cui possano dimostrare di non avere altre o sufficienti entrate. In tanti Paesi l’artista percepisce sussidi e gli viene riconosciuta la formazione come necessità  di assoluta e riconosciuta importanza l’aggiornamento continuo: un artista per crescere ha bisogno di continue ore di studio e ricerca, cosa che non può fare se per vivere, con le attuali condizioni, deve fare anche altri lavori.
Arte è vocazione e qualità,  il talento è un fiore che deve essere quotidianamente, inaffiato. Non si è artisti per diventare delle star ma per fare gli artisti. Se il fine è quello commerciale non ci può essere arte. 

11. Equiparare l’IVA sulle opere d’arte.

Le vendite di opere d’arte, in Italia, hanno aliquote differenti: al 22% se sono le gallerie d’arte o altri soggetti a vendere, al 10% se a vendere è l’artista stesso. Chiediamo che venga applicata la stessa aliquota tra privati e gallerie d’arte, come avviene all’estero: se in Germania abbiamo un 7%-7%, in Svizzera 5%-5%, in Cina 17,5%-17,5%, negli USA 11,5%-11,5%, in Italia si potrebbe ragionare,ad esempio, sul 10%-10%. Questo favorirebbe la regolarizzazione delle posizioni fiscali di molti operatori dell’arte che spesso ricorrono al nero. In più, rendendo l’acquisto di opere d’arte detraibili fiscalmente, come in tanti altri Paesi, le vendite aumenterebbero esponenzialmente e questo sarebbe un grosso aiuto per gli artisti. Fattuale e non la solita inconcludente retorica.

12. Ingresso gratuito a mostre e musei.

Chiediamo che venga garantito a tutti gli artisti iscritti al Registro l’accesso gratuito – come già avviene per esempio, per i giornalisti – a musei e fondazioni pubbliche, sia per le collezioni permanenti che per tutte le mostre temporanee, oltre che sconti importanti per i concerti. Per un/a artista l’accesso alla Cultura è di fondamentale importanza.

13. Applicazione della legge 717.

La Legge 717 impone l’obbligo, nella realizzazione di nuovi edifici pubblici, di destinare una percentuale dell’importo dei lavori all’esecuzione di un’opera d’arte, che dovrà essere collocata all’interno o all’esterno dell’edificio; tuttavia, questa legge è quasi sempre disattesa!
Chiediamo che vi sia una reale volontà e un impegno nell’applicare in modo esteso e continuativo questa legge e che siano approntati di conseguenza gli strumenti necessari di vigilanza e controllo affinché ciò accada. Chiediamo, inoltre, che vengano inseriti nell’ambito di applicazione della legge gli edifici pubblici di alloggi popolari, le scuole e le università.

Questi punti, se realizzati, andrebbero a sviluppare in modo concreto e strutturale una importante crescita nelle opportunità di lavoro per gli artisti, oltre che a cambiare radicalmente le condizioni in cui questi operano e vivono.

SEI D’ACCORDO?

Questi punti, se realizzati, andrebbero a sviluppare in modo concreto e strutturale una importante crescita nelle opportunità di lavoro per gli artisti, oltre che a cambiare radicalmente le condizioni in cui questi operano e vivono.

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Firma la petizione!

     UN GRANDE GRAZIE A
    chi ci ha SOSTENUTO 

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